5.1 Premessa
Nell’ambito più generale dell’esecuzione
di lavori in quota, l’accesso e il posizionamento tramite
funi ne costituiscono solo una parte,
legata a specifiche esigenze di difficoltà di accesso,
di mancanza di strutture di protezione
collettiva, di esigenza temporale di rapidità di intervento,
di minor rischio complessivo del lavoro
rispetto ad altre soluzioni operative.
5.2 Tipologie operative
Dal punto di vista della protezione
individuale, le tecniche di lavoro con funi possono essere
considerate come tecniche di
posizionamento, fatta eccezione per il problema del
ribaltamento,
in quanto l’operatore si trova vincolato
stabilmente sulle funi in tensione (o comunque
senza la possibilità di effettuare cadute
libere di dislivello superiore a 0,5 m), anche
durante le fasi di spostamento sulle funi
stesse. Solo l’unico caso di tecnica di salita dal
basso in scalata comporta il rischio di
cadute libere comprese tra 0,5 m e 1,5 m di dislivello,
per cui l’operatore viene a trovarsi
tecnicamente in posizioni a rischio di caduta durante
le fasi di accesso.
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Accesso su corda per installare
una linea di sicurezza fissa
Accesso su corda per fissare i supporti di
un impalcato
5.2.1 Suddivisione in base al punto di
accesso
In base al punto di accesso, il lavoro con
funi si divide in due tipologie operative.
Lavoro con accesso dall’alto:
- rappresenta la maggior parte delle
lavorazioni nell’edilizia e nell’industria;
- serve spesso di supporto in presenza di
protezioni collettive esistenti;
- viene facilmente applicata su strutture
e manufatti civili e industriali;
- può essere applicata a strutture
verticali come pure a forte inclinazione;
- comporta l’uso di una fune di lavoro e
di una fune di sicurezza;
- comporta l’uso di dispositivi di
discesa, di risalita e anticaduta;
- permette sia lo spostamento
bidirezionale sulle funi che il posizionamento;
- permette operazioni di soccorso del
lavoratore di più facile esecuzione.
Lavoro con accesso dal basso:
- rappresenta un ristretto numero di
lavori altamente specializzati;
- richiede una tecnica di risalita della
fune o di scalata dal basso;
- può comportare eccezionalmente l’uso di
una sola fune;
- può essere finalizzato all’installazione
di una fune fissa;
- viene prevalentemente utilizzata sulle
piante di alto fusto.
5.2.2 Raggruppamento in base ai punti di
accesso e di uscita
I lavori con funi sono raggruppati, in
funzione del punto di accesso e di uscita rispetto al
luogo di lavoro, nei tre casi generici
riportati nella seguente tabella, intendendo con i termini
“accesso” e “uscita” solo le parti di
percorso sulle funi ed eventuali passaggi in quota.
Accesso al luogo di lavoro Uscita dal
luogo di lavoro Caso
Dall’ALTO Verso l’ALTO A - A
Dall’ALTO Verso il BASSO A - B
Dal BASSO Verso il BASSO B - B
Ecco alcuni esempi dei tre casi generici
sopra prospettati.
• CASO A-A: lavoro all’interno di un
impianto senza uscita in basso
- Gli operatori accedono alla sommità da
cui si svilupperà il lavoro tramite strutture
o mezzi già in opera (scale, passerelle).
- Sulla sommità realizzano il sistema di
ancoraggio e dispongono le funi.
- Compiono il lavoro calandosi verso il
basso.
- Risalgono lungo la fune verso l’alto per
uscire dallo stesso punto di accesso.
• CASO A-B: lavoro sulla facciata di un
fabbricato
- Gli operatori accedono alla sommità da
cui si svilupperà il lavoro tramite strutture
o mezzi già in opera (scale, ascensori).
- Sulla sommità realizzano il sistema di
ancoraggio e dispongono le funi.
- Compiono il lavoro calandosi verso il
basso.
- Raggiungono un piano di arrivo verso il
basso per uscire.
• CASO B-B: lavoro su albero
- Gli operatori dispongono dal basso la
fune su un ramo della pianta posto in alto,
tramite tecniche adeguate (lancio della
sagola, pertica) e la bloccano adeguatamente
su un capo.
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- Accedono dal basso risalendo sulla fune
fissata.
- Compiono il lavoro posizionandosi sulla
struttura con l’ausilio di cordini.
- Riscendono calandosi sulla fune verso il
basso per uscire.
5.2.3 Casi di tecnica mista
In alcune situazioni particolari di lavoro
in quota la tecnica di uso delle funi si affianca a
quelle tradizionali di protezione con
dispositivi anticaduta e/o di prevenzione con dispositivi
di posizionamento, come nei due esempi di
seguito riportati.
- Su sostegni a traliccio di medie
dimensioni, l’operatore risale dal basso la struttura
utilizzando il doppio cordino anticaduta,
ma contemporaneamente installa le funi
per la salita e la discesa dei suoi
compagni di squadra. Il rischio di caduta dall’alto è
limitato dal dispositivo anticaduta e
riguarda il primo operatore, mentre gli altri potranno
svolgere il loro lavoro tramite le funi
installate.
- Su coperture o superfici a bassa
inclinazione, ove l’equilibrio dell’operatore non è
compromesso dalla pendenza (quindi non vi
è rischio di caduta dall’alto ma solo di
scivolamento) e nel caso in cui, in
seguito al risultato della valutazione dei rischi non
sussista il rischio di caduta libera nella
zona operativa consentita dalla fune, può essere
ammesso l’uso di una sola fune di lavoro,
munita di un bloccante unidirezionale
scorrevole sulla fune stessa, collegato ad
una cintura di posizionamento con cosciali.
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